Recupero alimentare, contrasto dello spreco e lotta alla povertà, educazione e sviluppo di reti solidali, questi i pilastri de “il pane A Chi Serve 2.0”, un progetto, con forte effetto moltiplicatore, che recupera il pane invenduto del giorno prima, buono da mangiare, ma non commercializzabile, e lo distribuisce alle principali organizzazioni che si occupano di povertà.
In un anno sono stati raccolti quasi 48 mila kg di pane (con un valore economico di 135 mila euro circa) raggiungendo oltre 2.000 indigenti ogni giorno e accompagnando oltre 413 mila pasti.
Il progetto è giunto alla seconda edizione, grazie al sostegno della Fondazione Cattolica, implementando nuovi strumenti e processi, ottenendo, inoltre, importanti riconoscimenti tra i quali:
– Best Practice nell’albo degli innovatori regionali nell’ambito della call4innovators@EXPO2015 e patrocinio EXPO 2015,
– premio all”impegno d’impresa per il Bene Comune” nell’ambito del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa.
Il punto di forza dell’iniziativa è dato dalla rete in continua espansione e che oggi conta 41 forni, 44 organizzazioni e 5 Municipi.